Nelle operazioni di lavoro, è necessario prescrivere e utilizzare guanti specifici a seconda della lavorazione da svolgere. Tali guanti devono essere di spessore costante, integri, puliti, non troppo aderenti e facilmente calzabili, ovvero devono essere della taglia corretta per il lavoratore. La norma UNI EN 420 definisce a tal proposito i requisiti fondamentali che devono possedere tutti i tipi di guanti destinati alla protezione dei lavoratori, i quali devono essere progettati secondo le condizioni di impiego. È a cura del datore di lavoro la scelta del guanto atto a ridurre il più possibile i vari rischi dovuti all’attività lavorativa. A tal proposito si elencano alcuni agenti di rischio e relative indicazioni:
- Agenti fisici, meccanici e termici: in caso di lavorazioni logoranti è necessario l’uso di guanti robusti (in kevlar, cuoio, cotone ecc). Essi possono essere rinforzati con metalli e altri materiali robusti e nel caso delle protezioni ad alte temperature possono essere in fibra aramidica, resistenti al taglio usura e calore.

- Elettricità: è necessario l’utilizzo di guanti isolanti realizzati in lattice di gomma, nei quali deve esservi scritta la massima tensione sopportabile in Volt (da rispettare!).
- Agenti biologici: qualora le lavorazioni comportino il rischio biologico è necessario l’impiego di idonei guanti di protezione.
- Agenti chimici: Utilizzare solamente guanti idonei alla sostanza chimica maneggiata.
Va inoltre ricordato che questi DPI devono essere utilizzati qualora non si riesca ad evitare o ridurre in maniera efficace tutti i possibili rischi mediante l’utilizzo di misure tecniche di protezione, misure di protezione collettiva (DPC) e metodi per la riorganizzazione dell’attività lavorativa.
Tutti i guanti di protezione devono inoltre possedere la marcatura, contenente: nome del fabbricante, designazione del guanto, taglia, se pertinente la marcatura di conformità al punto 7.2.3 della UNI EN 420 e dove il guanto è conforme a norme europee |